Milagro Sala è una donna indigena, leader sociale e politico. E’ deputata del Parlamento del Mercosur, eletta con più di 8 milioni di voti nel 2015. E’ leader e fondatrice dell’organizzazione Tupac Amaru.
Il 16 gennaio 2016 è stata arrestata per ordine del governatore neo-eletto della Provincia, Gerardo Morales ed è stata illegalmente privata della sua libertà, diventando la prima detenuta politica in democrazia.
Milagro Sala stava partecipando a un sit-in che la Tupac Amaru aveva organizzato in modo pacifico per protestare contro il governo di Jujuy per la perdita di posti di lavoro e l’interruzione delle opere che le cooperative stavano portando avanti.
Con un decreto il governatore Morales ha revocato la personalità giuridica delle cooperative della Tupac Amaru e congelato i contratti, che negli anni hanno creato più di 5000 posti di lavoro. L’arresto di Milagro è parte di un piano per destabilizzare le organizzazioni sociali, criminalizzare la protesta ed eliminare i diritti conquistati?
Gli inizi
Milagro Sala era una grande attivista sociale durante gli anni ’90 e la crisi del 2001. In quel contesto di fame e miseria, con l’assenza dello Stato, si organizzò con altri abitanti di Jujuy e fondò l’organizzazione Tupac Amaru (omaggio all’eroe delle lotte indigene contro i “conquistadores”). Per dare una risposta immediata alla fame che flagella la provincia di Jujuy organizzarono le copas de leche (tazze di latte), attività che da una merenda nutriente a migliaia di bambini nei quartieri più bisognosi.
Milagro Sala ha cominciato a “organizzare i poveri” e questo ha inquietato i conservatori e sono cominciate le critiche, le minacce e le diffamazioni da parte dei proprietari terrieri e dei media complici delle corporazioni e dei potenti.
Una detenzione arbitraria
A metà gennaio 2016, la dirigente sociali è stata arrestata per aver esercitato il diritto di protesta nella Piazza Belgrano di San Salvador de Jujuy, nord-ovest dell’Argentina. Un pubblico ministero, Mariano Gabriel Miranda, l’ha inquisita insieme ad altri dirigenti sociali per il reato di istigazione a delinquere. Miranda è stato nominato procuratore di Stato per decreto dal governatore di Jujuy.
Amnesty International ricorda che ogni cittadino ha il diritto di essere sottoposti a un processo con tutte le garanzie giudiziarie di imparzialità e indipendenza. E’ compito della giustizia, in base al principio di presunzione di innocenza, verificare l’eventuale responsabilità di Milagro Sala nei fatti contestati, nel rispetto delle regole del giusto processo. Un diritto assoluto da rispettare in questo e in tutti i casi.
Attualmente, il caso della leader dell’organizzazione Tupac Amaru è analizzato dalla Commissione interamericana per i diritti umani e da altre istituzioni internazionali. Il 28 ottobre l’ONU ha deciso che “la detenzione della signora Milagro Sala è arbitraria” e ha quindi chiesto “al Governo argentino di rilasciarla immediatamente”.
Fonti:
Comité por la libertad de Milagro Sala